MUSICA
novembre 2016
4nov22:00Vittorio Bonetti e Terra Madre in "Musica e Parole"

Dettagli Evento
In apertura andrà in scena
Scopri di più
Dettagli Evento
In apertura andrà in scena una lettura-concerto delle poesie di Olindo Guerrini, nell’ambito delle iniziative Arci regionali per le celebrazioni del 100° anniversario della morte del grande poeta santalbertese, maestro della lingua romagnola. Sul palco, Eliseo Dalla Vecchia sarà accompagnato nella lettura dalla fisarmonica di Christian Ravaglioli.
Poi saliranno sul palco quattro grandi musicisti di un progetto nato per omaggiare Augusto Daolio, fondatore e voce mitica dei Nomadi. I Terra Madre hanno consolidato il sodalizio e allargato il repertorio al meglio della canzone d’autore italiana: da Paolo Conte a Gaber, da Guccini a Dalla e a De Andrè, oltre a proporre loro brani originali.
Verso la metà di giugno 2007 Flaco Biondini, mitica chitarra di Francesco Guccini, ricevette una telefonata da Vittorio Bonetti che gli proponeva di fare una serata in Val Trompia per ricordare Augusto Daolio. Vittorio si era trovato più di una volta a suonare per l’associazione “Augusto per la Vita”, diretta da Rosi Fantuzzi, vedova del mitico cantante e fondatore dei Nomadi. Questa volta Rosi aveva pensato di proporre una serata in quattro, con la formazione standard di basso, batteria, chitarra e tastiere. Da allora prende vita un gruppo che oggi, oltre a Vittorio e Flaco, conta sulla partecipazione di un brillantissimo batterista, Roby Pellati, dalla band di Luciano Ligabue e di Enzo Frassi, eclettico bassista piacentino, ottimo jazzista e cultore della migliore musica etnica, nonché del migliore funky italiano.
Flaco aveva lavorato in passato a stretto contatto con Augusto, per la realizzazione del disco Album Concerto, che vedeva insieme per la prima volta Francesco Guccini e i Nomadi in una rarissima performance dal vivo.
Questo sono i Terra Madre: una band nata per ricordare Augusto e le sue canzoni che oggi, rinsaldato il sodalizio tra quattro grandi artisti, ha ampliato il suo repertorio ripercorrendo e reinterpretando inoltre il meglio della canzone d’autore italiana, da Paolo Conte a Capossela, da Gaber a Guccini, da Fred Buscaglione a Dalla e De Andrè, e proponendo proprie composizioni originali.
Naturalmente cappelletti nell’intervallo, come da tradizione.
Vittorio Bonetti: piano e voce
Flaco Biondini: chitarra e voce
Roby Pellati: batteria
Enzo Frassi: basso
Il ricavato della serata sarà utilizzato per dotare di un defibrillatore l’area sportiva di Piangipane
Orario
(Venerdì) 22:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
11nov22:00Extraliscio Grande Orchestra in "Il liscio va a teatro"

Dettagli Evento
Una proposta straordinaria per dare
Scopri di più
Dettagli Evento
Una proposta straordinaria per dare la meritata dignità alla musica popolare che coinvolge otto tra i migliori e più conosciuti musicisti del genere.
Mauro Ferrara, la voce della Romagna; Moreno “il biondo” Conficoni; Mirco Mariani; Baby Moira; Portone; Daniele Marzi; Enrico Milli e Michele Orvieti.
Extraliscio nasce dall’incontro tra Miro Mariani e Moreno Il Biondo e cerca di rivestire con nuovi suoni e nuovi arrangiamenti i brani della tradizione; propone inoltre originali composizioni in cui tradizione e sperimentazione si fondono. La produzione discografica del gruppo parte con un riarrangiamento in chiave rumba di un brano scritto da Raoul Casadei e con un cha cha cha inedito per arrivare a polke, mazurke, valzer e perfino un fox trot. Non mancano beguine, rock e dixie boogie con una ricca presenza strumentale che dà un’energia inedita e coinvolge, divertendolo, il pubblico.
Extraliscio è musica, concerti, ballo ma anche molto di più: proietta al futuro un’attitudine d’altri tempi realizzando un vero e proprio format del divertimento.
I suoi elementi fondanti sono:
Mauro Ferrara, la voce storica della Romagna. Riccarda Casadei, figlia ed erede musicale di Secondo, l’ha definito “la voce di Romagna Mia nel mondo“. Vanta un passato con Vittorio Borghesi poi con l’orchestra Raoul Casadei e infine con l’orchestra Grande Evento.
Moreno “il biondo” Conficoni, clarinetto, sax e voce. Dopo la gavetta, entra nell’orchestra Raoul Casadei e realizza collaborazioni con grandissimi artisti come Gloria Gaynor, Elio e Le Storie Tese, Tito Puente.
Mirco Mariani, polistrumentista, autore e compositore. Ha suonato per anni con Enrico Rava e Vinicio Capossela e collaborato inoltre con artisti quali Stefano Bollani e Paolo Fresu suonando nei più importanti festival europei.
Naturalmente cappelletti nell’intervallo.
Orario
(Venerdì) 22:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
18nov22:00Bobby Solo in "Una lacrima sul viso e molto altro ancora"

Dettagli Evento
Arriva al Teatro Socjale un mito
Scopri di più
Dettagli Evento
Arriva al Teatro Socjale un mito della canzone italiana, colui che ci ha portato nel rock’n’roll, sulle orme di Elvis: Bobby Solo. Roberto Setti inizia la sua carriera nel 1963 e tutti lo ricordiamo a Sanremo ’64 quando ha cantato in coppia con Frankie Laine il brano che lo ha immortalato: Una lacrima sul viso. La canzone ha il testo di Mogol e la musica di Bobby Solo che però non la firma, non essendo ancora iscritto alla Siae e, nel maggio 1964, gli porta il primo disco d’Oro per il milione di copie vendute.
Pur non vincendo Sanremo (vittoria che arriverà invece l’anno successivo con Se piangi, se ridi), Una lacrima sul viso diventa comunque un successo internazionale. Probabilmente l’esibizione in playback (per un improvviso calo di voce dell’artista) contribuisce notevolmente al successo del brano, tanto che ci furono delle voci che affermarono che fu tutta una trovata pubblicitaria per promuovere il disco e allo stesso tempo avere un audio “perfetto”.
Il successo arriva non solo in Italia dove il brano è primo in classifica per otto settimane ma in tutta Europa (superando nelle vendite la versione incisa da Frankie Laine e ottenendo due dischi d’ora poiché supererà i due milioni di copie vendute).
Nello stesso anno il cantante debutta anche nel mondo del cinema con un musicarello che prende il titola dalla sua più famosa canzone, con Laura Efrikian e Nino Taranto, in cui, oltre alla nota title track, interpreta altre canzoni tratte dal 33 giri e sempre nel 1964 vince anche la prima edizione del Festivalbar con Credi a me.
Il successo torna con Non c’è più niente da fare: pubblicata a dicembre del 1966 entra in classifica l’anno dopo, grazie al fatto di essere scelta come sigla per la serie televisiva TuttoTotò e partecipa con successo al Cantagiro 1967.
Le vendite di Non c’è più niente da fare oscurano quelle del disco successivo, Canta ragazzina, che viene presentata nuovamente a Sanremo (in coppia con Connie Francis) e che viene poi incisa anche da Mina.
Tra gli altri suoi successi, da ricordare San Francisco (1967), Siesta (con cui partecipa al Cantagiro 1968), Una granita di limone (1968), Domenica d’agosto (1969). Nel 1969 arriverà una nuova vittoria a Sanremo, abbinato a Iva Zanicchi con Zingara.
Negli anni ottanta, insieme a Rosanna Fratello e Little Tony, forma il supergruppo i Ro.Bo.T che riscuote un certo successo, grazie alla partecipazione ad una trasmissione televisiva e la pubblicazione di un album contenente brani presentati al Festival di Sanremo. Bobby Solo ha anche avuto un notevole successo sui mercati tedesco, francese e spagnolo con versioni in lingua dei suoi successi.
Nel 2003 torna al festival con Non si cresce mai, in duetto con l’amico di sempre Little Tony.
Oltre ai suoi successi, Bobby ci presenterà anche molte cover di Elvis, Little Richard, Chuck Berry come Be Bop A Lula, Blue Suede Shoes, Tutti Frutti, Rip It Up.
Sarà un’occasione unica per ripercorrere la carriera di un grande cantante e musicista, con aneddoti e racconti che ci porteranno dall’inizio degli anni sessanta ad oggi.
Un divertimento assicurato.
Naturalmente cappelletti nell’intervallo.
Orario
(Venerdì) 22:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
25nov22:00"Il mio canto libero", omaggio a Battisti, Mina e Mogol

Dettagli Evento
Viale Mazzini Quintet con Paolo De
Scopri di più
Dettagli Evento
Viale Mazzini Quintet
con Paolo De Regibus
special guest Cinzia Bellini
La Band Viale Mazzini (Omaggio a Mina) ha esordito al Teatro Socjale di Piangipane nel 2013 con il suo spettacolo interamente dedicato alla “Tigre di Cremona” e riscuotendo un grandissimo successo avvalendosi del talento artistico e vocale di Cinzia Bellini una delle pochissime cantanti in grado di cimentarsi con un tale repertorio.
Nel 2014 la Band ha presentato per la prima volta a Piangipane uno spettacolo di grandissimo successo che da allora stanno riproponendo in tutta Italia: Io e te da soli, un omaggio a quell’unico incontro, nell’aprile 1972, tra due giganti del panorama musicale, i due artisti più geniali ed irregolari della patria canzone: Mina e Battisti.
Quest’anno I Viale Mazzini presenteranno per il pubblico del “Teatro Socjale” uno spettacolo musicale dedicato interamente al talento artistico e poetico della coppia
Battisti – Mogol.
Tra i più grandi influenti e innovativi artisti italiani di sempre, Battisti e Mogol sono tra le massime personalità nella storia della musica leggera italiana, l’uno come compositore ed interprete della propria musica oltre che autore di indimenticabili canzoni scritte per altri artisti e l’altro come uno dei parolieri più ispirati che l’Italia abbia conosciuto.
Il 26 novembre 2016 in esclusiva per il Teatro “Socjale” di Piangipane va in scena lo spettacolo Viale Mazzini “Speciale Battisti – Mogol”: le canzoni che hanno segnato un’epoca, i classici indimenticabili che hanno accompagnato ed unito diverse generazioni tutti da cantare insieme dalla prima all’ultima nota.
Viale Mazzini “Speciale Battisti – Mogol”
Paolo De Regibus: voce
Cinzia Bellini: voce
Angelo Polimeno: chitarre
Federico Croci: basso
Denis Mazzucato: tastiere
Luca Giolo: batteria
Naturalmente cappelletti nell’intervallo.
Orario
(Venerdì) 22:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
dicembre 2016
2dic22:00Max Paiella in "Solo per voi"

Dettagli Evento
È la volta, al Socjale, di
Scopri di più
Dettagli Evento
È la volta, al Socjale, di un vero show man che ci presenterà uno spettacolo coinvolgente e divertentissimo.
Max Paiella, fantasista e cantastorie, conosciuto al grande pubblico per le accurate cover e le spassosissime rielaborazioni che presenta su Radio 2 al Ruggito del Coniglio, imbraccia la chitarra per rivelarci i segreti del mondo della musica, i racconti che possono stare dietro all’universo di suoni cui siamo esposti quotidianamente. Quale progetto c’è nello scegliere una voce per un cantante? Alta, bassa, nasale, di petto, di testa.
E cosa racconta quella voce? Un’estrazione popolare o un’allure raffinata, un atteggiamento rabbioso o intellettuale…
E dietro la voce di un personaggio pubblico? Che scelta c’è? Il tono, il ritmo, le pause, l’enfasi… Voci timide o assertive, rassicuranti o volutamente respingenti. Nulla è lasciato al caso, tutto è oculatamente studiato e punta all’obiettivo.
Tra il serio e il faceto Max Paiella si muove in questo territorio spinoso, saltabeccando da Obama a Sinatra, da Nek a Renzi per svelarci i segreti della voce e dei suoni. Paiella, virtuosista dei suoni e delle sonorità, traccia esilaranti linee sonore e psicologiche tra Califano e Springsteen, tra Kurt Cobain e Carmen Consoli, cercando di convincervi che se un’immagine contiene mille parole, ogni voce ne comprende centomila.
Lo accompagnerà il maestro Flavio Cangialosi al pianoforte, per una serata all’insegna della musica e del divertimento. I due si lanceranno in un crescendo in cui si intrecceranno canzone, teatro, cabaret e coinvolgeranno il pubblico in uno show avvincente di puro divertimento.
Naturalmente cappelletti nell’intervallo, come da tradizione.
Orario
(Venerdì) 22:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
9dic22:00Le Sorelle Marinetti in "Non ce ne importa niente"

Dettagli Evento
Arriva al Socjale l’epopea della
Scopri di più
Dettagli Evento
Arriva al Socjale l’epopea della canzone swingata degli anni trenta e quaranta.
Le Sorelle Marinetti ci accompagneranno dal “Pinguino innamorato” a “Maramao”, da “Ma le gambe” a “Baciami piccina” con uno spettacolo elegante e divertente
e un piacevolissimo tuffo nel nostro passato musicale.
Non ce ne importa niente non è un semplice concerto, ma una vera e propria pièce di teatro musicale, che propone allo spettatore un viaggio temporale a ritroso, verso gli anni ’30. Anni di grandi inquietudini, per l’approssimarsi all’orizzonte di nubi nere, ma anni anche di voglia d’evasione e di spensieratezza che, grazie alla scuderia di autori, cantanti e direttori d’orchestra dell’E.I.A.R. (l’Ente Italiano Audizioni Radiofoniche, da cui, come araba fenice, sarebbe nata la RAI) ha prodotto un repertorio di canzoni che ancora oggi mettono buon umore.
E pensare che nel ’25 Mussolini disse: “Questa radio non funzionerà mai!”. Interpreti di questo viaggio sono le Sorelle Marinetti, un trio di “ragazze” davvero particolari, che, affascinate dall’esperienza artistica e umana del Trio Lescano, si calano nei panni di tre signorine degli anni ’30 per raccontare con gustosi sketch la società del tempo e per interpretare i più grandi successi di quegli anni in perfetto falsetto e “canto armonizzato”.
Le Sorelle sono Turbina Marinetti (Nicola Olivieri, 44 anni, attore e corista lirico), Elica Marinetti (Matteo Minerva, attore, cantante) e Scintilla Marinetti (Marco Lugli, cantante e attore, diplomato ai Filodrammatici). Le Sorelle Marinetti nel corso della loro carriera hanno collaborato con Arisa (Sanremo 2010), Simone Cristicchi (tour estivo 2011) e Vinicio Capossela (album “Marinai profeti e balene” e tour 2012).
Interpreti
Turbina Marinetti: Nicola Olivieri
Elica Marinetti: Matteo Minerva
Scintilla Marinetti: Marco Lugli
Adalberto Ferrari – clarinetto / C-melody sax
Christian Schmitz – pianoforte
Naturalmente cappelletti nell’intervallo.
Orario
(Venerdì) 22:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
16dicdic 1622:00dic 17- 0:00BB Soul Band

Dettagli Evento
Per concludere piacevolmente la prima
Scopri di più
Dettagli Evento
Per concludere piacevolmente la prima parte del programma invernale ci faremo gli auguri di buone feste, al Socjale, ascoltando una big band del territorio particolarmente attiva e coinvolgente.
La BB Soul Band viene fondata nel 2013 dalla cantante-musicista Valeria Burzi, bolognese, cresciuta a pane e rhythm&blues, con particolare riferimento ai capolavori dei maestri della Soul Music: Steve Wonder, Aretha Franklyn, Ray Charles ecc.
Laureanda in musica jazz al conservatorio Frescobaldi di Ferrara, ha riunito i suoi migliori musicisti in questa band, che in soli 3 anni vanta già collaborazioni di eccezione, come quella con Roberto Manuzzi, storico arrangiatore di Francesco Guccini.
BB Soul Band ha partecipato a due edizioni del Porretta Soul Festival e si è già esibita in molti locali di prestigio della regione.
Il repertorio della Band include classici del soul e del R&B, ma anche quel meraviglioso repertorio italiano le cui sonorità hanno attinto da questa musica, a partire da artisti quali Pino Daniele fino ai classici di Luigi Tenco.
Sul palco ottima musica, buon umore, coinvolgimento, per una serata unica e frizzante !
La formazione
Valeria Burzi: voce, arrangiamenti, management
Fabio Tomba: batteria
Marco Genere: basso
Fabrizio Carbome: chitarra
Fabio Trivarelli: tastiere
Dario Nipoti: tromba e capo fiati
Luca Soddu: sax contralto
Andrea Scorzoni: sax tenore
Naturalmente cappelletti nell’intervallo, come da tradizione.
Orario
16 (Venerdì) 22:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
Organizzazione
gennaio 2016
8gen21:00“LA MUSICA DEL CUORE“Arie e canzoni popolari con la Compagnia Nouvelle Epoque

Dettagli Evento
l 2016 al Socjale si
Scopri di più
Dettagli Evento
l 2016 al Socjale si apre con una nuova produzione della compagnia “Nouvelle Epoque” in collaborazione con “Mosaici Sonori”, organizzazione di produzioni musicali teatrali nata a Ravenna nell’estate del 2000.
“La musica del cuore” ripercorre strade che appartengono alla storia della cultura musicale italiana. Una bella miscellanea di emozioni che toccano il mondo dell’operetta e della canzone classica italiana, passando anche attraverso i classici della canzone partenopea. Non si tratta di un semplice concerto, quanto di una vera e propria carrellata di emozioni che ricondurranno il pubblico a quello che è stato il periodo musicale più accattivante dei primi del Novecento. Come nella migliore tradizione lo spettacolo verrà realizzato con musica dal vivo e le voci dei solisti della compagnia.
Soprano Dianora Marangoni
Tenore Enrico Zagni
Soubrette Valentina Domenicali
Caratterista Vittorio Regina
Maestro Concertatore Giorgio Tazzari
Naturalmente ci sarà posto anche per i cappelletti del Socjale.
Il Teatro apre alle 21.00; il concerto ha inizio alle 22.00.
Ingresso riservato ai soci Arci.
Info e prenotazioni: 335 372020
Orario
(Venerdì) 21:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)

Dettagli Evento
Il mese di gennaio prosegue
Scopri di più
Dettagli Evento
Il mese di gennaio prosegue con “una voce che arriva all’anima”. Il 15 gennaio, infatti, si potrà ascoltare il concerto di Sherrita Duran, accompagnata dal quartetto di Felice Del Gaudio.
Nata a Fresno, si trasferisce poi a Los Angeles dove si è laureata in Opera lirica/Musica e Arti vocali all’Università del Sud California. Si trasferisce poi a New York dove si dedica con prevalenza all’opera lirica e al musical; si trasferisce per un primo periodo in Italia, dove incontra l’uomo che poi sposerà e che ora è anche il suo manager. Dopo un breve periodo ancora negli Usa, Sherrita si stabilisce definitivamente in Italia.
L’artista regala al pubblico una voce calda come la sua California, un timbro morbido e vellutato, del tutto particolare, un’estensione “senza confini” e un’ottima tecnica che le permette grande versatilità in ogni stile musicale. Sherrita è davvero un’artista a tutto tondo. La sua voce stupisce e rapisce l’ascoltatore al punto che il critico musicale Mario Luzzatto Fegiz l’ha definita ‘’Un soprano acrobatico, una forza della natura capace di unire il bel canto alla musica black’’.
Felice Del Gaudio è bassista, contrabbassista e compositore. Ha coltivato sin dall’inizio della propria carriera un forte interesse per la musica improvvisata, pur avendo una formazione fatta di studi, classici e non. Le sue collaborazioni spaziano dalla musica jazz alla classica, dal tango all’etnica e world music, con incursioni nel mondo del teatro e del cinema. Ha suonato nei principali festival e ha avuto esperienze internazionali in Portogallo, Spagna, Francia, Germania, Capo Verde, Indonesia, Australia, Cina,B rasile Inghilterra.
Lele Veronesi, percussionista di grandissimo spessore, vanta collaborazioni live con artisti quali Biagio Antonacci, Gloria Gaynor, Renato Zero, Gino Paoli, Riccardo Cocciante, Laura Pausini, Elisa, Giorgia, Ron, Lucio Dalla, Alex Britti , Fiorella Mannoia, Gianni Morandi, Jovanotti e in musical come “Grease”, “Footloose”, “Flashdance”.
Alessandro Altarocca, docente di piano jazz e piano moderno, vincitore nel 2009 del primo premio all’11° Concorso Internazionale per Solisti Jazz di Monte Carlo, si avvicina al pianoforte classico nel 1977 e dal 1985 si dedica al jazz sotto la guida di Silvano Salviati, Franco D’Andrea, Paolo Birro, Stefano Battaglia e John Taylor. In questi anni l’attività professionale lo ha portato verso festival jazz, rassegne artistiche, partecipazioni a spettacoli teatrali e programmi televisivi. Ha inoltre registrato più di 20 cd con formazioni pop, jazz e fusion.
Naturalmente ci sarà posto anche per i cappelletti del Socjale.
Il Teatro apre alle 21.00; il concerto ha inizio alle 22.00.
Ingresso riservato ai soci Arci.
Info e prenotazioni: 335 372020
Orario
(Venerdì) 21:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)

Dettagli Evento
Il progetto “Four Funk”, vede
Scopri di più
Dettagli Evento
Il progetto “Four Funk”, vede la luce nell’autunno del 2010, da un idea di Keki Andrei e Daniele Nesi. I due pensano di fare un album unendo le loro esperienze musicali e coinvolgendo altri due amici musicisti, Carmine Bloisi e Andrea Ranfa, rispettivamente alla batteria e alla voce. Le canzoni, che verranno proposte in sede live e successivamente in studio, sono prevalentemente riletture di cover di alcuni fra i più noti musicisti di funky blues, dai Beatles a Brian Auger; da Steve Wonder a J.G. Watson. I quattro amici registrano un cd live e hanno l’onore di avere la collaborazione di Vittorio Alinari, grandissimo sassofonista della scena musicale italiana (Orchestra Rai, Jovanotti e altro ancora) e il mitico chitarrista Andrea Braido (Vasco Rossi, Mina, Patty Pravo, etc). Il cd che esce da questa collaborazione ha un sapore prettamente “Seventies” e l’impronta della registrazione dal vivo fa sì che le sonorità e le intenzioni dei musicisti vengano esaltate.
Il bassista Danile Nesi vanta esibizioni con grandi personaggi italiani dello spettacolo come Paolo Conte, Bruno Lauzi, Giorgio Panariello, Eugenio Finardi, Irene Grandi, Andrea Mingardi, Sandro Cumini (direttore dell’orchestra RAI), James Thompson (Zucchero Band).
Carmine Bloisi è il batterista storico del chitarrista blues italiano Rudy Rotta; con lui ha partecipato ai maggiori festival blues europei, collaborando anche con artisti stranieri del calibro di Brian Auger, Peter Green, Mike Stern, Robben Ford, John Mayall e molti altri.
Keki Andrei, suona l’organo Hammond dalla tenera età di 14 anni e ha accumulato esperienze e collaborazioni in ambito italiano. Si è fatto notare nei grandi festival blues italiani e ha “steso” melodie e arrangiamenti in diversi progetti di registrazione di artisti italiani e internazionali: Maurizio Solieri, Daniele Tedeschi, Sax Gordon, Ian Paice (il batterista dei Deep Purple), Sonny T. (bassista di Prince e Giorgia), Andrea Bocelli, Bernie Marsden (ex chitarrista dei Whitesnake), James Thompson (il saxofonista di Zucchero). Ha registrato con Nick Becattini, Peaches Staten e Sugar Blue, armonicista dei Rolling Stones nel cd “Time will tell”.
Andrea Ranfa, inizia l’attività nell’ambito dei musical, dove interpreta ruoli di effetto come il Jesus nel “Jesus Christ Superstar” e Rocky nel “Rocky Horror Show”. Ha collaborato con musicisti internazionali dell’ambito Hard rock: Ian Paice, Glenn Hughes (Deep Purple, Black Sabbath), Bernie Marsden e con i quali ha inciso un album e si appresta a inciderne un secondo.
Naturalmente ci sarà posto anche per i cappelletti del Socjale.
Il Teatro apre alle 21.00; il concerto ha inizio alle 22.00.
Ingresso riservato ai soci Arci.
Info e prenotazioni: 335 372020
Orario
(Venerdì) 21:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
29gen21:00Pop, folk, rock BANDA ELASTICA PELLIZZA

Dettagli Evento
Dissacratoria, divertentissima e mai retorica,
Scopri di più
Dettagli Evento
Dissacratoria, divertentissima e mai retorica, la Banda Elastica Pellizza canta e suona canzoni che raccontano storie minimali, a volte ironiche e sul filo del surreale, a volte profonde ma fresche, leggere di spirito e mai banali, di mondi che d’abitudine non fan la voce grossa e per questo passano spesso inosservati. Questo è lo stile di Daniele Pelizzari e della Banda Elastica Pellizza che, dopo l’esordio discografico con l’album “La parola che consola” (vincitrice, tra altri premi, della targa Siae-Tenco) nel 2008; e dopo il secondo album, “Oggi no”, del 2012, sono ora in tour per promuovere il loro terzo album “Embé?” (Incipit /Egea). La title-track vede in qualità di arrangiatore Guido Guglielminetti, bassista e storico collaboratore di Francesco De Gregori. Il gruppo approda al Teatro Socjale di Piangipane il 29 gennaio.
«È un album maturo, divertente e divertito – commenta Pellizza – artisticamente libero, nel senso che lo abbiamo co-prodotto noi cinque, insieme all’amico fiorentino Franco Cammarata. Ci siamo presi dunque il tempo e gli spazi per suonarlo e registrarlo liberi da strategie di mercato». Ironia, qualche goccia di veleno, poesia, un pizzico di mistero, alcuni personaggi cialtroneschi, altezze e bassezze varie sono tra gli ingredienti delle dodici nuove canzoni di “Embé?”, canzoni con atmosfere molto diverse tra loro, nello stile eclettico che caratterizza da sempre la produzione di Pellizza, autore di musiche e testi. La Banda Elastica Pellizza è nata nel 2003 a Torino. Sul palco insieme a Daniele Pelizzari (Pellizza), Andrea Sicurella, Paolo Rigotto, Alessandro Aramu e Bati Bertolio.
Naturalmente ci sarà posto anche per i cappelletti del Socjale.
Il Teatro apre alle 21.00; il concerto ha inizio alle 22.00.
Ingresso riservato ai soci Arci.
Info e prenotazioni: 335 372020
Orario
(Venerdì) 21:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
febbraio 2017
3feb22:00Matthew Lee in Italian Roots Tour

Dettagli Evento
Torna al Teatro Socjale uno
Scopri di più
Dettagli Evento
Torna al Teatro Socjale uno straordinario performer, pianista e cantante innamorato del rock’n’roll, che ha fatto propri gli insegnamenti dei grandi maestri del genere.
Per ogni artista le radici sono un elemento imprescindibile. Questa è la filosofia alla base del nuovo tour di Matthew Lee, Italian Roots, che, in effetti è un compendio di Radici.
In questo nuovo spettacolo , Matthew si divertirà a fondere le sue radici rock’n’roll con le sue radici italiane. Il risultato è che tutta una serie di classici della canzone italiana, verranno rivisti, stravolti, reinventati da Matthew Lee proprio in chiave rock’n’roll.
Ma non solo, nella scaletta ci saranno anche grandi classici, brani inediti ed un sacco di sorprese come ormai Matthew ci ha abituato da tempo. Uno show, da non perdere, divertente, elettrizzante, superenergico e soprattutto unico.
Definito “The genius of rock’n’roll” dalla stampa internazionale, Matthew Lee è tra i principali protagonisti di uno dei trend internazionali di maggior appeal, il rilancio delle atmosfere anni 50.
«Per quanto mi riguarda essere d’altri tempi non significa rimanere ancorato al passato, ma semplicemente recuperare valori importanti, che forse stavamo rischiando di perdere, il tutto però rivisto in una chiave attuale, non ‘un’operazione nostalgia’, ma un qualcosa che spero possa essere percepito come una novità – racconta Matthew Lee, che vanta un’importantissima gavetta in tutto il mondo.
Il Cincinnati Blues Festival in Ohio (Usa), il Summer Jumboree Festival di Senigallia; (Italia), Il Coca Cola Summer Festival a Roma (Italia), Il Festival di Sao Vincente (Capoverde); Musikmesse di Francoforte (Germania); Il Blues On The Farm (Uk); il Linton Festival (Uk), Il Cornbury Festival (Uk),Il Festival Internazionale di Hammamet (Tunisia); L’Italian Force event ad Abu Dhabi (Emirati Arabi); Il Jazz club Hotel Meridien di Parigi (Francia); l’Hotel Metropol di Mosca (Russia) sono solo alcune delle importanti manifestazioni a cui Matthew Lee ha partecipato.
Cappelletti nell’intervallo.
Ingresso riservato soci Arci
Info e prenotazioni: Filippo, 3483960027
Orario
(Venerdì) 22:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
10feb22:00Gerardo Balestrieri Trio

Dettagli Evento
Il Socjale è lieto di
Scopri di più
Dettagli Evento
Il Socjale è lieto di ospitare un giovane cantautore italiano, salito sul podio al Premio Tenco 2016 e che incarna il futuro della canzone d’autore italiana: Gerardo Balestrieri.
Gerardo è nato a Remscheid l’11 giugno del 1971 attualmente vive a Venezia. Cantautore apolide, interprete e polistrumentista ha pubblicato 5 album.
Tre presenze al Premio Tenco e dischi sempre sul podio come miglior album dell’ anno nel 2007, 2009 e 2013. Anche il nuovo disco “Canzoni Nascoste” è stato finalista come miglior album in assoluto del 2016.
Oltre a concerti in tutta Europa e un tour in California, Gerardo ha scritto ed eseguito dal vivo le musiche per uno straordinario amico del Socjale: Arturo Brachetti. Ha collaborato inoltre con musicisti internazionali come Mohsem Namjoo, il più importante cantautore iraniano contemporaneo.
Arriva al Socjale in trio (pianoforte, fisarmonica, voce, contrabbasso e percussioni) per un repertorio internazionale cantato in sei lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, greco e… napoletano) con omaggi a Paolo Conte, Fabrizio De Andrè, Boris Vian, Tom Waits, George Brassens, Renato Carosone e sue composizioni originali.
Gerardo Balestrieri: pianoforte e voce
Giorgio Boffa: contrabbasso
Raul Catalano: batteria
Naturalmente cappelletti nell’intervallo, come da tradizione.
Ingresso riservato soci Arci.
Prenotazione tavoli: Filippo, 3483960027
Orario
(Venerdì) 22:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
17feb22:00Lauren Bush e Luca di Luzio Blue(s) Room Trio

Dettagli Evento
Questo concerto, in cui si
Scopri di più
Dettagli Evento
Questo concerto, in cui si raccontano vecchie storie con un vestito nuovo, è dedicato ai grandi compositori americani, Gershwin, Ellington, Berlin, Van Heusen.
Sarà un viaggio attraverso il Song book interpretato dalla talentuosa cantante canadese che sta conquistando la piazza jazz londinese con le sue doti di scat singer. Lauren, per l’occasione sarà accompagnata da un organ trio made in Italy composto da tre nomi di spicco del panorama jazz italiano: Luca di Luzio (chitarra), Sam Gambarini (organo hammond), Massimo Manzi (batteria).
La formazione, guidata dall’apprezzato chitarrista pugliese trae ispirazione dal sound dei mitici organ trio anni ’60, un sound tipicamente bluesy che caratterizza gli arrangiamenti originali scritti per un repertorio di facile ascolto e di grande impatto.
Nata e cresciuta in Canada, Lauren Bush si è recentemente trasferita a Londra tre anni fa per seguire il suo talento musicale. Ha viaggiato per il Nord America, esibendosi con il suo quartetto al Corpus Christi Jazz Festival per due edizioni e al Victoria International Jazz Festival. Al Idaho Jazz Festival divide il palco con Bobby McFerrin e canta ad Handy Park a New Orleans. Da quando è a Londra ha cantato all’Elgar Room della Royal Albert Hall ed è stata finalista del concorso Riga Jazz Stage in Lituania. Da quando è a Londra sta spopolando nei Jazz Club della città ottenendo numerose conferme sulla scena del jazz Londinese, dove viene stimata per la sua abilità nella tecnica dello scat singing.
Luca di Luzio è un chitarrista dalla formazione eclettica e dallo stile versatile. Suona l’elettrica, l’acustica, la classica e spazia dagli standard alla bossa nova fino al funky, passando per il fusion ed il blues. Ha un talento creativo ed è impegnato in numerosi progetti musicali in cui collabora con molti artisti internazionali.Nel corso della sua formazione musicale da chitarrista ha frequentato seminari e masterclass con Pat Metheny, Mike Stern, Mick Goodrick, Jim Hall, Joe Diorio, John Abercrombie, ecc…Nell’ambito della sua carriera concertistica ha collaborato con numerosi artisti italiani e internazionali tra cui: Marco Tamburini, Max Ionata, Fabrizio Bosso , Paolo Fresu, Massimo Manzi, Javier Girotto, Teo Ciavarella, Giancarlo Schiaffini e si è esibito in numerosi festival ed eventi internazionali in Europa e negli USA.
Sam Gambarini organista hammond, si trasferisce nel Regno Unito nel 2000. Da subito diventa tra i session man più richiesti. Entrando a far parte della scena londinese affina il linguaggio jazzistico esibendosi nelle più prestigiose location (Ronnie Scott, Jazz Cafè) di Londra accompagnando grandi nomi. Per citarne alcuni: Snowboy (tra i fautori primi della scena Acid Jazz) e la leggenda del funk e Rhythm’n Blues, il trombonista Fred Wesley. Marco Tamburini e Rosalia de Souza fra le collaborazioni in Italia.
Naturalmente cappelletti nell’intervallo, come da tradizione.
Ingresso riservato soci Arci.
Prenotazione tavoli: Filippo, 3483960027
Orario
(Venerdì) 22:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
24feb22:00T-Bones Quartet, il Texas blues

Dettagli Evento
Il Socjale, sempre alla ricerca
Scopri di più
Dettagli Evento
Il Socjale, sempre alla ricerca di giovani di qualità e con l’intento di valorizzare gli artisti del territorio, è lieto di proporre al suo pubblico un gruppo giovanissimo, che muove i passi da Piangipane e che sicuramente conquisterà la platea per il coinvolgimento che riesce a realizzare e la carica che trasmette.
T-bones è un progetto che nasce dalla passione comune di quattro ragazzi per il blues. Nicola Toraldo (chitarra, voce), Andrea Ruffini (batteria), Alberto Fraccaroli (basso) e Damiano Cosma (tastiere e organi). Un amore spassionato per la musica.
Si sono incontrati, artisticamente, per la prima volta nel 2011 e hanno iniziato con una proposta che spaziava nel rock, ma che fin da subito mostrava le influenze di quel genere nato molto tempo prima sulle rive del Mississipi.
I T-Bones porteranno in scena al Socjale uno spettacolo sulle orme dei più grandi artisti della storia del blues, a partire da Stevie Ray Vaughan, Jimi Hendrix fino ad arrivare ad esponenti contemporanei come John Mayer e Kenny Wayne Shepherd. Divertimento assicurato.
Naturalmente cappelletti nell’intervallo, come da tradizione.
Ingresso riservato soci Arci.
Prenotazione tavoli: Filippo, 3483960027
Orario
(Venerdì) 22:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
marzo 2016

Dettagli Evento
È con grandissimo piacere che
Scopri di più
Dettagli Evento
È con grandissimo piacere che il Teatro Socjale di Piangipane ospita questo importante evento musicale, della cui realizzazione e produzione è, in realtà, co artefice. Raimondo Raimondi, chitarrista compositore fra i più apprezzati , si presenta al Socjale accompagnato da un’orchestra classica di dodici elementi per un concerto etno-sinfonico. Le corde della chitarra e del mandoloncello si fonderanno con violini e corni, flauti e trombe, affidati a professori d’orchestra di prim’ordine.
Il repertorio comprenderà brani originali, tratti dagli album “Corde tese” e “La prima neve”, sapientemente orchestrati dal maestro Giuseppe Zanca. Non mancheranno, come di consueto, rivisitazioni di classici sudamericani e successi internazionali. Il tutto impreziosito dalla voce vellutata di Letizia Magnani. Premiato nel 2015 a Firenze per la “Poesia nelle corde”, Raimondo Raimondi unisce doti tecniche a un gusto raffinato. Un mondo musicale stratificato, come un mare navigabile a più livelli; dalle sonorità brasiliane alle atmosfere del nostro mediterraneo, adornate di elementi classicheggianti. Raimondi si avvale di musicisti con esperienze consolidate in grandi orchestre sinfoniche e al fianco di artisti di fama internazionale.
Formazione
Raimondo Raimondi: chitarra – mandoloncello
Eleonora Poletti: violino
Simone Castiglia: violino
EmanuelaTrombini: viola
Tiziano Berardi: violoncello
Roberto Bartoli: contrabbasso
Agide Brunelli: clarinetto
Caterina Sangiorgi: flauto
Giuseppe Zanca: tromba e flicorno
Stefano Calvano: batteria e percussioni
Letizia Magnani: voce
Orchestra diretta da Giuseppe Zanca
Naturalmente ci sarà posto anche per i cappelletti del Socjale.
Il Teatro apre alle 21.00; il concerto ha inizio alle 22.00.
Ingresso riservato ai soci Arci.
Info e prenotazioni: 335 372020
Orario
(Venerdì) 21:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
11mar21:00La Rock Band MIAMI & THE GROOVERS

Dettagli Evento
Il rock sbarca al Socjale.
Scopri di più
Dettagli Evento
Il rock sbarca al Socjale. Il 5 febbraio, con una band romagnola dall’esperienza più che decennale (è stata fondata nel 2005) e dal sound coinvolgente. Arrivano da Rimini e amano definirsi «un’insalata mista di rock’ n’ roll». Dopo tre album in studio (“Dirty roads”, “Merry go round”, “Good Things”), un paio di ep e un sontuoso live in cd e dvd (“No Way Back”), si può dire che la band abbia completato la propria maturazione. “The Ghost King” (il quarto disco in studio e il quinto in assoluto) è di un altro livello, certamente uno fra i migliori “live act” in circolazione.
Come li ha definiti la rivista Mescalina, i Miami sono una band che ha fatto della filosofia “On the road” una ragione di vita, con centinaia di concerti in tutta Italia, con puntate in USA, Inghilterra, Svezia, Austria; dividendo palchi e chitarre con personaggi come Elliott Murphy, Southside Johnny,Billy Toms, Jono Manson, Alejandro Escovedo, Joe D’Urso, Gang, Graziano Romani, Willie Nile, Jake Clemmons, Bruce Springsteen e tanti altri. “The Ghost King”, disco maturo, ottimamente suonato e ricco di belle canzoni, con qualche sorpresa come Federico Mecozzi al violino, che aggiunge in diversi brani un grande valore a una già ben rodata e brillante band, consegna Miami & The Groovers in viaggio lungo una nuova strada che, non dimenticando mai il passato, si apre a nuovi orizzonti musicali ed espressivi.
La formazione
Lorenzo “Miami” Semprini: voce, chitarra, armonica
Beppe Ardito: chitarra solista, cori
Marco Ferri: batteria
Alessio Raffaelli: piano, organo, fisarmonica
Luca Angelici: basso, cori
Federico Mecozzi: violino
Naturalmente ci sarà posto anche per i cappelletti del Socjale.
Il Teatro apre alle 21.00; il concerto ha inizio alle 22.00.
Ingresso riservato ai soci Arci.
Info e prenotazioni: 335 372020
Orario
(Venerdì) 21:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
18mar20:45Gran finale “Sanremo Famosi” special guest MAL

Dettagli Evento
Spettacolo a scopo benefico organizzato
Scopri di più
Dettagli Evento
Spettacolo a scopo benefico organizzato in collaborazione con Romagna Acque – Società delle Fonti, nell’ambito delle iniziative in occasione delle giornata mondiale dell’acqua
Come ogni anno il Teatro Socjale festeggia la chiusura della stagione con uno spettacolo a scopo benefico. In questa edizione l’appuntamento è per il 18 marzo, a partire dalle 20.45, con un evento organizzato in collaborazione con Romagna Acque-Società delle Fonti, nell’ambito delle iniziative in occasione della Giornata mondiale dell’acqua.
La serata sarà arricchita dalla partecipazione di un grande e intramontabile artista: Mal.
Sul palco “Sanremo Famosi”, gara canora in cui amici del Socjale e personaggi pubblici del nostro territorio si sfideranno per la vittoria, sottoponendosi al giudizio di una “tremenda” . La serata sarà presentata da Daniele Perini.Una vera e propria sfida per la vittoria, che si richiama al più famoso festival della canzone, in cui i concorrenti, utilizzando la formula di un notissimo talent, e riproporranno i più grandi successi musicali.
Si tratta di un appuntamento irripetibile, in cui un gruppo di affermati personaggi della nostra città, con vero sprezzo del ridicolo, si mette in gioco per realizzare divertimento puro! Un evento da raccontare ai nipotini, assolutamente da non perdere. Il ricavato della serata sarà devoluto ad Auxilia-Onlus, associazione di volontariato che promuove interventi in ambito sanitario, sia in Italia che all’estero e che nel nostro territorio si occupa, tra l’altro, di interventi a favore di minori colpiti da autismo e all’associazione Il volo di Martina.
Naturalmente ci sarà posto anche per i cappelletti del Socjale.
Il Teatro apre alle 21.00; il concerto ha inizio alle 22.00.
Ingresso riservato ai soci Arci.
Info e prenotazioni: 335 372020
Orario
(Venerdì) 20:45
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
aprile 2017
7apr20:45Il Gran Finale, "Vecchi contro giovani"

Dettagli Evento
Come ogni anno il Teatro
Scopri di più
Dettagli Evento
Come ogni anno il Teatro Socjale festeggia la chiusura della stagione con uno spettacolo a scopo benefico. In questa edizione l’appuntamento è per il 7 aprile, a partire dalle 20:45, con un evento organizzato in collaborazione con Romagna Acque-Società delle Fonti, nell’ambito delle iniziative in occasione della Giornata mondiale dell’acqua.
Sul palco una grande sfida tra vecchie glorie del palco e nuovi talenti emergenti. Una gara canora in cui amici del Socjale e personaggi pubblici del nostro territorio si sfideranno per la vittoria, sottoponendosi al giudizio di una “tremenda” giuria.
Una vero e proprio “duello all’ultimo sangue”, in cui i concorrenti, senza esclusione di colpi, riproporranno i più grandi successi musicali.
Si tratta di un appuntamento irripetibile realizzato con il coinvolgimento e la disponibilità di un gruppo di affermati personaggi della nostra città che, con vero sprezzo del ridicolo, si metterà in gioco per realizzare divertimento puro! Un evento da raccontare ai nipotini, assolutamente da non perdere.
La serata sarà presentata da Daniele Perini.
Il ricavato della serata sarà devoluto ad Auxilia-Onlus, associazione di volontariato che promuove interventi in ambito sanitario, sia in Italia che all’estero e che nel nostro territorio si occupa, tra l’altro, di interventi a favore di minori colpiti da autismo e all’associazione Il volo di Martina.
Naturalmente non mancheranno i cappelletti del Socjale
Ingresso riservato soci Arci
Info e prenotazioni tavoli: Filippo, 3483960027
Orario
(Venerdì) 20:45
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
CINEMA
novembre 2016
8nov21:00"A Perfect Day" di Fernando Leòn de Aranoa

Dettagli Evento
"A Perfect Day", un film
Scopri di più
Dettagli Evento
“A Perfect Day”, un film di Fernando León de Aranoa. Con Benicio Del Toro, Tim Robbins, Olga Kurylenko, Melanie Thierry, Fedja Štukan. Drammatico, durata 106 min., Spagna 2015.
Da qualche parte nei Balcani, nel 1995. L’inizio degli accordi di pace dovrebbe significare la fine della guerra, ma di lavoro da fare, in quelle terre, ce n’è ancora tanto. Lo sanno bene Mambru e B, veterani del soccorso umanitario, che solcano da anni le strade sterrate della Bosnia sui loro quattroruote gemelli.
Con l’avvento di una francesina nuova alla missione, l’aiuto dell’interprete Damir e l’improvvisata della bella Katja, una vecchia conoscenza di Mambru fattasi piuttosto scomoda da quando lui si è fidanzato, il gruppo s’infoltisce e si adopera per rimuovere un cadavere da un pozzo e riportare l’acqua potabile in una zona abitata. Un’operazione di normale amministrazione che si complica in breve fino a rivelarsi una missione impossibile. Una storia di normale anormalità, di complicazioni irrazionali, mine reali, ideali umanitari e umane debolezze.
(Mymovies.it)
Orario
(Martedì) 21:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
15nov21:00"La felicità è un sistema complesso" di Gianni Zanasi

Dettagli Evento
"La felicità è un sistema
Scopri di più
Dettagli Evento
“La felicità è un sistema complesso”, un film di Gianni Zanasi. Con Valerio Mastandrea, Hadas Yaron, Giuseppe Battiston, Filippo De Carli, Camilla Martini. Commedia, durata 117 min., Italia 2015, Bim Distribuzione.
Enrico Giusti è il re delle cessioni. Intermediario per un’azienda che acquista società in crisi, avvicina i suoi clienti, quasi sempre vanesi e inconcludenti, ne guadagna la fiducia e ne ‘risana’ la vita, facendoli ripartire in Costa Rica o agli antipodi. Figlio di un padre imprenditore, che ha abbandonato la sua famiglia per il Canada in seguito a un fallimento finanziario, e fratello maggiore di Nicola, eterno studente che come il genitore si risolve nella fuga, Enrico ripara il trauma infantile assistendo e scampando aziende da gestioni disastrose.
La morte tragica di una coppia di imprenditori trentini, che lasciano un figlio diciottenne e una figlia tredicenne orfani e ‘al comando’ dell’impresa familiare, e l’arrivo imprevisto della fidanzata israeliana, sedotta e abbandonata dal fratello, sconvolgeranno per sempre la sua vita. Una vita in passivo e in cerca di riscatto.
(Mymovies.it)
Orario
(Martedì) 21:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
22nov21:00"Il condominio dei cuori infranti" di Samuel Benchetrit

Dettagli Evento
"Il condominio dei cuori infranti",
Scopri di più
Dettagli Evento
“Il condominio dei cuori infranti”, un film di Samuel Benchetrit. Con Isabelle Huppert, Gustave Kervern, Valeria Bruni Tedeschi, Tassadit Mandi, Jules Benchetrit. Titolo originale Asphalte. Commedia drammatica, durata 100 min., Francia, Gran Bretagna 2015.
Su un immobile grigio delle banlieue parigine precipita John Mckenzie, un astronauta americano finito fuori rotta. Raccolto sul tetto da madame Hamida, una donna marocchina che lo ama come un figlio, Mckenzie attende che la NASA lo riconduca a casa. Qualche piano sotto Charly, adolescente che vive con una madre assente, soccorre la nuova vicina, Jeanne Meyer, attrice degli anni Ottanta caduta dal piedistallo e chiusa fuori dalla porta. Al primo piano crolla a terra Sternkowtiz dopo cento chilometri di cyclette e una disastrosa riunione condominiale.
Tre cadute che troveranno nell’altro una ragione: John infilerà la via di casa a colpi di affetto e di cuscus, Sternkowtiz scoprirà l’amore con un’infermiera lunare, Charly supplirà la madre con Jeanne e Jeanne comprenderà la bellezza degli anni negli occhi di Charly.
(Mymovies.it)
Orario
(Martedì) 21:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
29nov21:00"La comune" di Thomas Vinterberg

Dettagli Evento
"La comune", un film di
Scopri di più
Dettagli Evento
“La comune”, un film di Thomas Vinterberg. Con Trine Dyrholm, Ulrich Thomsen, Helene Reingaard Neumann, Martha Sophie Wallstrom Hansen. Titolo originale Kollektivet. Drammatico, durata 111 min. Danimarca 2016, Bim Distribuzione.
Copenaghen 1975. Erik ed Anna, architetto e insegnante lui e conduttrice di TG lei, hanno una figlia adolescente e si trovano ad ereditare una casa molto grande. Anna ha un’idea e spinge il marito ad accettarla: invitare alcuni amici a vivere con loro dando origine a una comune.
Ben presto il gruppo si forma e si dà delle regole non sempre rispettate da tutti ma fra riunioni, pranzi e feste di Natale le cose sembrano funzionare. Fino a quando una nuova persona entra nella vita di Erik mutandone le prospettive.
(Mymovies.it)
Orario
(Martedì) 21:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
dicembre 2016
6dic21:00"Onda su onda" di Rocco Papaleo

Dettagli Evento
"Onda su onda", un film
Scopri di più
Dettagli Evento
“Onda su onda”, un film di Rocco Papaleo. Con Alessandro Gassmann, Rocco Papaleo, Luz Cipriota, Massimiliano Gallo, Calogero Accardo. Commedia, durata 102 min., Italia 2016, Warner Bros Italia.
Gegè è un cantante confidenziale che non è mai stato “messo davanti”, cioè non è mai riuscito a brillare sotto la luce dei riflettori. Ruggero è un cuoco che non vuole scendere dalla nave su cui viaggia ininterrottamente da quattro anni (ma è anche “uno psicologo e un rompicoglioni”). I due si incontrano sulla nave che li porta a Montevideo, dove Gegè dovrà tenere il megaconcerto che rimpinguerà le sue finanze e, forse, darà una svolta alla sua vita, e Ruggero dovrà prendere le ferie obbligatorie mai consumate.
Ovviamente i due al primo incontro si detestano, ma quell’odio è destinato a trasformarsi in complicità, dato che in fondo sono entrambi artisti incompresi in cerca di una via d’uscita dalla propria solitudine esistenziale.
(Mymovies.it)
Orario
(Martedì) 21:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
13dic21:00"Microbo & Gasolina" di Michel Gondry

Dettagli Evento
"Microbo & Gasolina", un film
Scopri di più
Dettagli Evento
“Microbo & Gasolina”, un film di Michel Gondry. Con Ange Dargent, Théophile Baquet, Diane Besnier, Audrey Tautou, Vincent Lamoureux. Titolo originale Microbe et Gasoil, Commedia, durata 103 min., Francia 2015.
Microbo, come lo chiamano tutti, ha 14 anni, il talento per il disegno e una passione per una compagna di classe. Esile e introverso, la sua sensibilità spiccata gli aliena i compagni, bulli e gradassi e sempre in cerca di guai. L’ingresso in classe di Gasolina, adolescente forbito che miscela fantasia e idrocarburi, cambia la sua vita e il suo modo di guardare il mondo.
Incoraggiato dall’inesauribile immaginazione di Gasolina, Microbo scopre un coraggio che non aveva mai sospettato, esponendo i suoi disegni in una galleria d’arte, confessando a Laura il suo sentimento e abbandonando la provincia per l’avventura. Perché Microbo e Gasolina costruiranno una casa su ruote e lasceranno Versailles. Il tempo di un’estate, il tempo per crescere.
(Mymovies.it)
Orario
(Martedì) 21:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
20dicdic 2021:00dic 21- 0:00"La pazza gioia" di Paolo Virzì

Dettagli Evento
"La pazza gioia", un film
Scopri di più
Dettagli Evento
“La pazza gioia”, un film di Paolo Virzì. Con Valeria Bruni Tedeschi, Micaela Ramazzotti, Valentina Carnelutti, Tommaso Ragno, Bob Messini. Commedia drammatica, durata 118 min., Italia 2016, 01 Distribution.
Beatrice Morandini Valdirana ha tutti i tratti della mitomane dalla loquela inarrestabile. Donatella Morelli è una giovane madre tatuata e psicologicamente fragile a cui è stato tolto il figlio per darlo in adozione. Sono entrambe pazienti della Villa Biondi, un istituto terapeutico per donne che sono state oggetto di sentenza da parte di un tribunale e che debbono sottostare a una terapia di recupero.
È qui che si incontrano e fanno amicizia nonostante l’estrema diversità die loro caratteri. Fino a quando un giorno, approfittando di una falla nell’organizzazione, decidono di prendersi una vacanza e di darsi alla pazza gioia.
(Mymovies.it)
Orario
20 (Martedì) 21:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
Organizzazione
gennaio 2016
12gen21:30QuartetUN FILM DI DUSTIN HOFFMAN

Dettagli Evento
Un angolo felice della campagna
Scopri di più
Dettagli Evento
Un angolo felice della campagna inglese ospita Beecham House, casa di riposo per musicisti e cantanti. Ogni anno, in occasione dell’anniversario della nascita di Giuseppe Verdi, gli ospiti organizzano un gala e si esibiscono di fronte ad un pubblico pagante per sostenere Beecham e scongiurarne lo smantellamento. Ma ecco che la routine di Reggie, Wilf e Cissy viene sconvolta dall’arrivo a pensione di Jean Horton, elemento mancante e artista di punta del loro leggendario quartetto, nonché ex moglie di un Reggie ancora ferito.
Dustin Hoffman s’improvvisa regista animato da uno spirito appassionato ma anche da una sana dose di modestia e ottiene un risultato precisamente in linea, modesto con brio. Hoffman non ha un messaggio da lanciare al mondo né una proposta di regia che faccia in alcun modo la differenza, ma si limita ad assemblare un cast di grandi attori inglesi e a lasciare che suonino le loro corde su una partitura nota ma rodata, di quelle che si fanno ascoltare (e vedere) ogni volta anche se non è mai la prima né l’ultima.
La narrazione è esile e in alcuni punti a dir poco sbrigativa ma non sono poche le battute buone e non è da poco il contributo dei (veri) cantanti in scena. Adattando la pièce di Ronald Harwood, ambientandola in un cornice da Gosford Park, musicandola con le arie d’opera più belle, Hoffman dimostra soprattutto di aver saputo far affidamento sui materiali appropriati, affinché la costruzione finale suoni malinconica quanto basta, ma anche evanescente e in fondo un po’ infantile, com’è lo spirito degli anziani nella convivialità.
Bill Connelly è il più divertente della partita, Maggie Smith la nota più alta: per quanto contenuta – o forse proprio per questo – la sua performance si carica silenziosamente il peso di un confronto con il passato che va superato o non darà tregua, così come un errore d’amore, che può danneggiare una vita intera. O quasi. Appare invece sprecato Michael Gambon, che, a parte indossare pittoreschi caftani da regista in pantofole, è bloccato in un ruolo senza spessore e senza possibilità di movimento. Tom Courtenay, infine, nei panni di Reginald, incarna la sottile linea di confine su cui si posiziona il film stesso, tra l’aspirazione alla dignità e il richiamo della passione, tra il Rigoletto e il rap.
Pensato per un pubblico di amanti della musica e dei cioccolatini allo sherry più che del cinema con la maiuscola, Quartet vale comunque la visione della reunion di quattro attori senza età.
Orario
(Martedì) 21:30
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
19gen0:00Ruth & Alex - L’amore cerca casaUN FILM DI R. LONCRAINE

Dettagli Evento
Ruth è un'insegnante in pensione,
Scopri di più
Dettagli Evento
Ruth è un’insegnante in pensione, che non ha perso il gusto delle cose, Alex, suo marito, è un pittore maturo, che ha goduto di un discreto successo. Ruth e Alex sono innamorati come il primo giorno, di quarant’anni prima, quando varcarono avvinghiati la soglia del loro appartamentino di Brooklyn, allora considerato un quartiere periferico. Oggi che la zona è di moda, e la casa vale una fortuna, Ruth e Alex Carver stanno pensando di venderla e ricominciare altrove. Affidano perciò la pratica alla nipote, un’agente immobiliare, e osservano il bizzarro mondo di possibili acquirenti invadere di colpo la loro pacata routine.
Al cinema, si sa, è tutta questione di sguardo e il film di Richard Loncraine, scritto da Charlie Peters, ne possiede uno molto preciso. È lo stesso sguardo del protagonista Alex, quando siede davanti al piccolo schermo sul divano di casa, attorniato da pittoreschi estranei, e si aggiorna sulle notizie riguardanti il camion bloccato sul ponte. L’inspiegabile stato di abbandono del tir fornisce ovviamente ai media l’occasione per inscenare un allarme attentato e dare il via ad una caccia all’uomo, frenetica quanto assurda. È un copione che Alex ha visto tante volte, al punto che può anticiparne le dinamiche. Il suo è uno sguardo dall’alto (5 Flights Up recita il titolo originale), dell’esperienza e del disincanto, senza violento e inappropriato disprezzo ma anche senza vitale indignazione. In fondo, per lui e per il suo portafoglio, non cambierà nulla o quasi.
Il film fotografa in maniera realistica una generazione che accarezza l’idea del cambiamento per puro snobismo, senza necessità né convinzione ideologica. Il film stesso è un’opera in cui ciò che accade non è mai dettato da necessità narrativa ma soltanto da puro ozio creativo. Costruito con delicatezza e un pizzico di furbizia per meglio commuovere e meglio favorire l’identificazione dello spettatore comune, ruota incessantemente attorno al denaro, al suo conteggio particolareggiato, per poi alzarsi “nobilmente” al di sopra dello stesso e abbracciare la filosofia della stasi e della conservazione a oltranza.
Morgan Freeman e Diane Keaton sono perfettamente in parte, comodi come a casa propria, ma, specie sullo schermo, credibilità e verità non sono per forza sinonimi.
Orario
(Martedì) 0:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
26gen0:00NebraskaUN FILM DI ALEXANDER PAYNE

Dettagli Evento
Woody Grant ha tanti anni,
Scopri di più
Dettagli Evento
Woody Grant ha tanti anni, qualche debito e la certezza di aver vinto un milione di dollari alla lotteria. Ostinato a ritirare la vincita in un ufficio del Nebraska, Woody si avvia a piedi dalle strade del Montana. Fermato dalla polizia, viene ‘recuperato’ da David, figlio minore occupato in un negozio di elettrodomestici. Sensibile al desiderio paterno e dopo aver cercato senza successo di dissuaderlo, decide di accompagnarlo a Lincoln. Contro il parere della madre e del fratello Ross, David intraprende il viaggio col padre, assecondando i suoi capricci e tuffandosi nel suo passato. Nel percorso, interrotto da soste e intermezzi nella cittadina natale di Woody, David scoprirà i piccoli sogni del padre, le speranze svanite, gli amori mai dimenticati, i nemici mai battuti, che adesso chiedono il conto. Molte birre dopo arriveranno a destinazione più ‘ricchi’ di quando sono partiti.
Autore indipendente e scrittore dotato, Alexander Payne realizza una nuova commedia ‘laterale’ come le strade battute dai suoi personaggi, che si lasciano indietro lo Stato del Montana per raggiungere il Nebraska in bianco e nero di Bruce Springsteen. E dell’artista americano il film di Payne mette in schermo la scrittura ‘visiva’, conducendo un padre e un figlio lungo un viaggio e attraverso un territorio che intrattiene un rapporto simbolico col loro mondo interiore. Oscillando tra dramma e commedia, Nebraska, versione acustica di Sideways, coinvolge lo spettatore in un flusso empatico coi protagonisti, persone vere dentro storie comuni e particolari da cui si ricava una situazione universale.
Ambientato nella provincia e lungo le strade che la raccordano al mondo, Nebraska frequenta una dimensione umana marginale e fuori mano rispetto all’immaginario hollywoodiano, prendendosi alla maniera del protagonista tutto il tempo del mondo per arrivare a destinazione. Una destinazione dove si realizza un passaggio che non può mai avvenire come effetto di una retorica pedagogica ma si fonda sull’impossibile, l’impossibilità di governare il mistero assoluto della vita e della morte. Non è per sé che il protagonista di Bruce Dern sogna quel milione di dollari, a lui basta un pick-up per percorrere gli ultimi chilometri di una vita spesa a bere e a rimpiangere quello che non è stato. La vincita della sedicente lotteria a Woody Grant occorre per i suoi ragazzi, per lasciare loro ‘qualcosa’ con cui vivere e per cui ricordarlo. Ma David, sensibile e affettuoso, è figlio profondamente umanizzato, testimonianza incarnata di un’eredità più preziosa del denaro. È il figlio ‘bello’ di chi è stato e di cui perpetua adesso il valore.
Nebraska è una ballata folk che accomoda allora la bellezza e l’amore, quella di un figlio per il proprio genitore, che prima di lasciare andare torna a guardare dal basso, in una prospettiva infantile e accoccolata ai suoi grandi piedi e al suo piccolo sogno. Intorno a loro scorre l’America lost and found insieme a una storia sincera che battendo vecchie strade, la struttura da road movie che diventa pretesto di ‘formazione’ (Sideways), ne infila una nuova. Nebraska è una spoglia poesia di chiaroscuri, un’indicazione lirica verso le radici, verso i padri, davanti ai dilemmi di tempi paradossali e senza guida. Diversamente dagli antieroi springsteeniani, il protagonista di Payne non cerca terre promesse e non corre sulle strade di “un effimero sogno americano”, decidendo per la lentezza, l’impegno, il rispetto e il senso di responsabilità.
L’amabile David di Will Forte è il “giusto erede” di un genitore vulnerabile che Payne non presenta come esemplare ma come testimonianza eccentrica e irripetibile della possibilità di stare al mondo con qualche passione. E quella di Woody è l’amore, lingua franca di un viaggio che contempla le tracce paterne cicatrizzate nel proprio destino. Su quel padre incerto David ritrova il proprio senso e riprende la strada.
Orario
(Martedì) 0:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
febbraio 2016
2feb0:00Ho ucciso NapoleoneUN FILM DI GIORGIA FARINA

Dettagli Evento
Anita è una donna in
Scopri di più
Dettagli Evento
Anita è una donna in carriera che ha passato tutta la vita a mantenersi fredda “come un Sofficino surgelato”. Alla vigilia di una promozione scopre di essere incinta di un collega sposato, Paride: da quel momento la sua ascesa nell’azienda e la sua relazione con Paride colano a picco e Anita comincia a meditare una clamorosa vendetta con l’aiuto di Biagio, l’anonimo avvocato dell’azienda, che sembra avere un debole per lei. Ma niente è come sembra e per Anita sono in serbo molte sorprese, non tutte gradevoli.
Giorgia Farina scrive (con l’aiuto di Federica Pontremoli) e dirige una commedia sopra le righe con una misura di ferocia insolita per il nostro cinema, fortemente stilizzata e profondamente cinica. Il che non sarebbe un male, ma la caratterizzazione fortemente stereotipata di tutti i personaggi rende difficile seguire il loro percorso narrativo e i rapporti fra loro sembrano essere improntati più alla parodia che all’autenticità, per quanto letta in chiave comica. Soprattutto ad un certo punto il film sembra concludersi e diventare un film completamente diverso, senza avere seminato prima le ragioni di questa svolta radicale che invece dovrebbe trovare le radici nella costruzione di almeno un personaggio.
Il cast ricco di nomi di spicco si perde nelle complicazioni della storia, davvero troppo stratificata per risultare gestibile per gli spettatori nonostante la durata contenuta del film, e questo ritratto comico dell’umana barbarie perde di incisività e di compattezza (per non parlare della credibilità delle svolte narrative). Anche l’excursus fra generi crea più caos che originalità, e viene meno quella verità dolorosa che dovrebbe invece sottendere qualunque commedia.
Orario
(Martedì) 0:00
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
9feb21:30Latin LoverUN FILM DI CRISTINA COMENCINI

Dettagli Evento
Nel decennale della morte di
Scopri di più
Dettagli Evento
Nel decennale della morte di Saverio Crispo, divo del cinema italiano, le due vedove e quattro delle cinque figlie, avute da cinque donne diverse, si ritrovano nel paesino pugliese da cui aveva origine il padre per una celebrazione che si trasformerà in una riunione di famiglia. E che famiglia: cinque nazionalità diverse, una manciata di nipotini di cui molti di nome Saverio, rivalità e di alleanze incrociate che durano da sempre e che per l’occasione esplodono come mortaretti, una dietro l’altra.
Cristina Comencini compone e scompone il ritratto corale di un’umanità femminile che ruota introno al ricordo di un uomo attingendo al miglior cinema europeo sull’argomento (Almodovar, Ozon, Monicelli, per fare solo tre nomi) ma anche alla sua autobiografia di primogenita di quattro sorelle, tutte figlie del mitico Luigi Comencini. E costruisce un’allegoria non solo sul mondo muliebre ma anche sul cinema, in particolare quello italiano: Latin Lover diventa così (anche) un elogio della grandezza dello schermo e dei suoi volti, nonché del cuore degli uomini e delle donne, quando vuole.
A tenere botta (e aggiungere del proprio) alla sceneggiatura firmata dal duo madre e figlia Cristina Comencini e Giulia Calenda è un cast di attrici in gran forma, con punte di diamante le più anziane: Marisa Paredes, che “butta via” la sua scena madre con la grazia leggera che hanno solo le grandi interpreti, e Virna Lisi (cui è dedicato il film), che condivide la scena madre scritta invece per lei facendo ridere di gusto le sue costar, con la generosità che hanno solo le attrici autentiche.
L’impianto è fortemente teatrale ma i dialoghi hanno il ritmo e la naturalezza del reale, e snocciolano piccole e grandi verità attraverso la sensibilità (e la capacità di contraddizione) femminili. E il doppio registro che fa leggere la storia come metafora cinematografica si snoda lungo tutta la narrazione, facendo da ironico contrappunto all’emotività che tracima dalle interpretazioni del cast, di cui fanno parte anche alcuni uomini presi a prestito (come Paredes) dal cinema almodovariano – Jordi Mollà e Lluís Homar – e tre italiani – Neri Marcorè, Claudio Gioè e Toni Bertorelli – contenti di fare da spalla alle colleghe. Al volto antico e autoironico di Francesco Scianna il compito di interpretare l’uomo dei sogni, facendo esplicito omaggio un po’ a Volonté, un po’ a Mastroianni e molto, moltissimo a Vittorio Gassman, e attraverso di loro alle stagioni del cinema italiano – la commedia anni Sessanta, l’impegno dei Settanta, gli spaghetti western, gli excursus oltralpe e a Hollywood, persino un immaginario periodo bergmaniano.
Ma Latin Lover appartiene all’impaccio esistenziale di Valeria Bruni Tedeschi, alle nevrosi di Angela Finocchiaro, alla spontaneità latina di Candela Peña, alla naiveté nordica di Pilha Viitala e all’accento yankee di Nadeah Miranda che consente a Comencini di chiudere in musical, senza vergogna. L’intero film si concede il lusso dell’eccesso cinematografico citazionista e smaccatamente emozionale, della celebrazione del lavoro d’attore attraverso movimenti di macchina attentamente pianificati e poi abbandonati all’improvvisazione del momento. Memore del suo Due partite la regista inscena conversazioni da tè fra le signore ben attenta a “tagliare le scene con troppe parole” e a lasciar filtrare la ferocia e il dolore che attraversano i discorsi femminili.
Comencini mette a frutto il suo background altoborghese e la sua conoscenza da insider del cinema ben sapendo che “la colpa è sempre del regista”, e fregandosene. E sulle sue donne, soprattutto le meno giovani, punta una luce diretta che ne valorizza le rughe invece di negarne il passato.
Orario
(Martedì) 21:30
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
16feb21:30Scusate se esistoUN FILM DI RICCARDO MILANI

Dettagli Evento
Serena Bruno proviene da un
Scopri di più
Dettagli Evento
Serena Bruno proviene da un paesino abruzzese, è laureata in architettura con il massimo dei voti, ha un master e conosce molte lingue straniere. Lavora a Londra, dove il suo talento e la sua dedizione sono adeguatamente apprezzati. Ma la nostalgia di casa è tanta, e Serena decide di tornare in Italia: naturalmente a Roma non trova un impiego nemmeno lontanamente paragonabile a quello che aveva in Inghilterra, e si arrabatta facendo tre lavori ben al di sotto delle sue capacità e competenze – arredatrice presso il Paradiso della cameretta, designer di cappelle funerarie per ricchi cafoni, e cameriera in un ristorante di lusso.
Quest’ultimo in realtà è solo l’escamotage narrativo (parecchio improbabile) per far incontrare a Serena il bellissimo Francesco, proprietario del locale, che si materializza come la visione dell’uomo ideale non solo per la prestanza ma anche per la sensibilità, le buona maniere e la delicatezza. Per farla breve, Francesco è gay, e Serena, che già aveva fatto su di lui sogni romantici, deve “accontentarsi” della sua amicizia.
Fino a qui tutto bene, anche dal punto di vista cinematografico: Paola Cortellesi è perfetta nei panni del “cervello di ritorno” adorabilmente fuori luogo, Raoul Bova è “in parte” sia per avvenenza che per garbo, i tempi comici sono veloci e le svolte sufficientemente credibili (a parte il lavoro al ristorante). A questo punto la storia ha una svolta importante, che è quella di far scoprire a Serena l’esistenza del Corviale, obbrobrio urbanistico alla periferia di Roma, e di un bando del Comune per la sua riqualificazione. Dunque Serena prepara un progetto avveniristico e lo sottopone al Comune: ma lo fa usando il suo cognome, di fatto spacciandosi per un uomo. Ora, questa trama è abbondantemente già vista, dalla serie Remington Steele (1982-1987) alla commedia Funny Money (1996), per citare solo due titoli a cavallo fra tv e cinema. Ma il team di sceneggiatori, che comprende Paola Cortellesi, Giulia Calenda e Ivan Cotroneo, la adatta con intelligenza alla realtà italiana, creando anche un perfetto contraltare al personaggio di Serena: Michela, la “donna ombra” del boss (Ennio Fantastichini), interpretata con dolente ironia dalla sempre affidabile Lunetta Savino.
Fin qui siamo nell’ambito del gioiellino comico, con attinenza alla realtà e battute gustose. Poi però alla trama, già di per sé ricca e complessa, si aggiunge una sottotrama che riguarda il personaggio di Francesco e che attinge a piene mani da, per citare solo due titoli, Il vizietto e Mine vaganti. Di questa sottotrama non c’era alcun bisogno, e purtroppo trascina il film in due direzioni assai nocive per la sua riuscita: lo “sbraco” farsesco e la riduzione a macchietta di un personaggio, Francesco, fino a quel momento riconoscibile e dignitoso. Sia chiaro: non è il tema dell’omosessualità in sé a decretare questa deriva, ma il modo banale e già visto in cui è trattato. Si nota sulla sceneggiatura la presenza di Cotroneo, autore di prim’ordine ma anche di incontenibile esuberanza: gradualmente la sua influenza si allarga fino a trasformare il film di Riccardo Milani, le cui cifre stilistiche sono la misura e il realismo, in un episodio di Tutti pazzi per amore (di cui troviamo qui un paio di “rifugiati”) o in un Ferzan Ozpetek in sedicesimo (e la presenza di Savino e Fantastichini aumentano l’effetto citazione). Scusate se esisto! poteva essere riuscitissimo e invece “stroppia” e “svisa” perdendo centro e direzione, quando sarebbe stato necessario, registicamente e produttivamente, rimanere saldamente sul pezzo e fidarsi del ritmo comico insito nella storia principale. Quel che è più amaramente ironico è che Scusate se esisto! mette (genialmente) in ridicolo un paese molto più avanti delle sue istituzioni, e tuttavia dimostra scarsa fiducia nella capacità del pubblico di quello stesso paese di riconoscere e amare una commedia veramente innovativa.
Orario
(Martedì) 21:30
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)
23feb21:30Fino a qui tutto beneUN FILM DI ROAN JOHNSON

Dettagli Evento
Pisa, oggi. Ultimi giorni di
Scopri di più
Dettagli Evento
Pisa, oggi. Ultimi giorni di cinque studenti nell’appartamento che hanno condiviso durante gli studi. Sono Cioni, l’elemento più stralunato e naif del gruppo, che si avvia a rientrare a casa dai genitori; Ilaria, una sessualità disinibita che le porta una gravidanza non voluta e un probabile ritorno nella provincia laziale; Vincenzo, laureato in vulcanologia, destinato a raccogliere l’offerta di una cattedra da professore associato in Islanda; la sua fidanzata Francesca, che non condividerà con lui la scelta, ma continuerà a sperare in una carriera teatrale nel gruppo “I poveri illusi”, insieme ad Andrea, frustrato dalla mancanza di occasioni e dalla separazione da Marta, che invece “ce l’ha fatta”. Su tutto aleggia la presenza discreta di Michele, loro amico ed ex inquilino morto in un incidente che cela un suicidio per loro ancora indecifrabile quanto il futuro che li attende. In Fino a qui tutto bene, secondo lungo di Roan Johnson dopo il buon I primi della lista (2011, anche quello con Paolo Cioni) c’è una forte adesione al reale quanto agli aspetti pratici della convivenza studentesca: la “pasta al nulla”, le muffe nel frigo, gli alcolici al risparmio, la piscina per bambini sul tetto della città a dare l’illusione di festa infinita, i calcoli di divisione delle bollette telefoniche.
Tutto vero e ben reso, grazie anche al robusto carattere dialettale e anarchico del copione e alle origini del progetto: il film parte da un’idea di documentario sulla vita nell’ateneo commissionato al regista dall’Università di Pisa. Poi si è trasformato in un’opera “dal basso”, che prevede la divisione di diritti sul film ma non compensi. Lo ricordano i credits alla Amore e altre catastrofi (1996): è una creazione corale, lontano dall’idea industriale e dall’idea di cast tipica della commedia italiana attuale. Il titolo riprende il mantra della caduta in L’odio di Kassovitz, ma in senso antifrastico. Non raccoglie nulla della durezza di quel cult, semmai lo gira in direzione contraria e positiva (il mantra è: «ma che facciamo, ci arrendiamo?»). C’è il disorientamento felice e anche un po’ incosciente, come se un limbo avesse protetto i cinque fino ad allora da tutto, manca la profondità drammatica: nella riflessione sulla morte dell’amico, nella condivisione della gravidanza di Ilaria, nella fine della storia tra Vincenzo e Francesca. Si avverte sofferenza vera solo nel confronto tra Marta e Andrea.
Molto più spazio è dato a un risibile furto (con restituzione) di argenteria, a momenti di puro cazzeggio autoreferenziale – tutti nella doccia, corse tra i girasoli al tramonto – o a gag sovversive e spensierate come cercare la rissa pacifista con un parà o sodomizzare un’anguria per scommessa. Talvolta la leggerezza come principio stilistico rischia di passare per superficialità e attaccamento a quegli anni di limbo di cui molto pubblico può sentire la nostalgia. Certo, forse in 80 minuti è davvero difficile approfondire le psicologie di cinque caratteri (più la “guest star” Ragonese). Forse per la natura della committenza la regia ha prediletto le situazioni più accattivanti e cameratesche, in una ricorsa ravvicinata del passaggio al mondo del lavoro. Come istantanea, Polaroid dai colori accesi, infatti, fino a qui tutto bene funziona. Avremmo voluto un po’ meno goliardia e un po’ più di visione, stratificazione. Fino a qui tutto bene pare più un pilot per una serie tv. E non è inteso come un demerito. In tal caso, i produttori più accorti dovrebbero farsi avanti. Gli interpreti sono tutti sicuri e a parte qualche correzione dialettale (“menga” a Milano non si sente più da decenni…) sono pronti per diventare i nostri Friends. C’è pure una colonna sonora spiritosa e ben sintonizzata al contesto, a cura dei pisani I Gatti Mézzi.
Orario
(Martedì) 21:30
Luogo
Teatro Socjale
via Piangipane, 153 - 48020 Piangipane (RA)